L’obiettivo del progetto: un robot che generi automaticamente un programma per un compito specifico. Un vero passo avanti nel campo del quality control robot.
“A beneficiarie di Spirit saranno le grandi e medie aziende che adesso, per compiti specifici, utilizzano macchine diverse o bisognose di una ri-programmazione completa dei compiti. Spiega Emanuele Menegatti, docente al Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e responsabile scientifico del progetto: “L’obiettivo di Spirit punta a mettere a disposizione per le aziende una struttura ispettiva universale che, tramite una semplice riconfigurazione, può utilizzare diversi sensori tridimensionali di immagine e robot antropomorfi. In questo modo, una sola macchina potrà svolgere diversi compiti ispettivi, con un significativo risparmio sui tempi di lavorazione e costi finali”.
Lo IAS-Lab ( Intelligent Autonomous Systems Laboratory dell’Università di Padova) che collabora con IT+Robotics al progetto, ha sviluppato una tecnologia di mappatura 3D online per proiettare il flusso di immagini prese dal braccio robotico su un modello 3D del prodotto da ispezionare. A seconda del sensore montato sul robot, esso genererà un modello del prodotto in 3D controllato secondo diversi parametri – per colore, ai raggi-X o con analisi termografica. “Tutto ciò di cui il robot avrà bisogno – aggiunge Emanuele Menegatti dello IAS – sarà un modello CAD dell’area di lavoro per evitare collisioni, e un modello della parte da ispezionare. Con queste informazioni e impostando il tipo di ispezione desiderata, il robot genererà automaticamente un programma di ispezione per il compito specifico”.
Presentazione ufficiale: mercoledì 29 agosto dalle ore 9.00 e giovedì 30 agosto in Sala Merigliano del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DEI) dell’Università di Padova.
credit: PadovaOggi